Debutto convincente per “VOLEVO SOLO FARE AMLETO” dei fratelli Tosoni

a cura di Gian Paolo Grattarola – www.teatroteatro.it 


Il 21 dicembre 2013 al Teatro Sperimentale di Ancona è andato in scena “Volevo solo fare Amleto” di Stefano e Francesca Tosoni. Spettacolo vincitore del Concorso Vetrina Game 2013.

Dopo aver tenuto a battesimo il talento ormai affermato del regista e performer Alessandro Sciarroni, della brillante Compagnia MusellaMazzarelli, della brava e giovane regista Valentina Rosati, deiNIM Neuroni in Movimento, Il Teatro Stabile delle Marche porta ora alla ribalta teatrale la Compagnia Proscenio di Francesca Stefano Tosoni, neo-vincitori del concorso vetrina under 35 Game, con Volevo solo fare Amleto.

La loro ultima produzione approda sul palco del Teatro Sperimentale di Ancona, nell’ambito della rassegna di teatro contemporaneoPRIMA.VERA.SCENA, dopo il felice debutto avvenuto il giorno precedente al Teatro Quarticciolo di Roma.

Lo spettacolo centra senza esitazioni il gradimento del pubblico per la quantità di coinvolgente energia messa in gioco dalla giovane compagine condotta da Francesca e Stefano Tosoni. Per la guizzante generosità recitativa con cui i due fratelli riescono a fare teatro della loro stessa fervente passione per l’arte teatrale.

La laurea in economia e commercio di Stefano ela professione di avvocato diFrancesca recedono volentieri al cospetto della carica prorompente di un richiamo interiore che li vuole sul palco a vestire i panni di Amleto e di Ofelia. La forza prorompente e attualissima del loro spettacolo è di quelle che segnano un punto di approdo destinato a restare.

Volevo solo fare Amleto porta sulla scena la storia di una compagnia di scapestrati, guidati da un giovane attore-regista senza un soldo, ma animato dall’insopprimibile voglia di dare realizzazione al proprio sogno: poter interpretare per una volta almeno Amleto.

Lo squilibrio tra la loro caparbietà e le poche risorse a disposizione riflettono una condizione comune a molti altri giovani, cui la pièce guarda offrendo stimoli di rinnovata fiducia. In questo almeno Amleto aveva torto: il dubbio non paralizza, ma è propellente all’azione.

Accanto a loro si intersecano sulla scena con apprezzabile disinvolturaPamela Olivieri e i Sub Limen Mattia Camilli Mauro D’angelo,aderendo al disegno davvero molto efficace di comunicazione. Le musiche composte ed eseguite dal vivo da Fabio Capponi intonano una resa sonora che fa loro da spalla e li accompagna nell’impresa.

La platea si appassiona, simpatizza con loro, elargisce applausi. E noi ci sentiamo di attribuire merito alla convincente contagiosità di un teatro fin troppo roseo di fronte alla nostra avvilente e disincantata quotidianità.

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“Volevo solo fare Amleto”: quando il teatro entra nel teatro

Uno splendido manifesto che ci incita a non smettere mai di credere e lottare per i propri sogni

Lorenzo Ceccarelli – VALMISA.COM

VOLEVO SOLO FARE AMLETO. Si fa presto a dirlo, ma quando ci si avvicina ad uno dei monumentali totem della storia del teatro è facile uscirne con le gambe rotte ed invece la pièce vincitrice del bando GAME 2013 non solo supera egregiamente l’esame ma porta un’ondata di energia. Lo spettacolo, andato in scena sul palco del Teatro La Vittoria, è riuscito ad emozionare, commuovere e far ridere il pubblico presente.

Dici Amleto e subito il pensiero corre a quell’oramai superinflazionato “Essere o non essere…” ed invece la storia circolare portata in scena da Stefano e Francesca Tosoni rappresenta una vera boccata d’aria.

Le luci si spengono: ci troviamo su di un lettino di uno psichiatra; l’aspirante Amleto racconta le sue paure, confessa le sue speranze e le sue inquietudini; paure universali che si vanno a sovrapporre con quelle del principe danese: malinconia, ironia, voglia di rivalsa e riscatto ed un desiderio. Stefano, attore teatrale senza un soldo, vuole interpretare questa figura.

L’unico modo per farlo? Diventare regista stesso dell’immortale opera. A rendere tutto ciò possibile è la sorella, giovane avvocatessa con la passione per il teatro, che decide di vestire il ruolo di filantropa e finanziare questa impresa quasi titanica. E’ la prima tessera di un mosaico che, pezzo dopo pezzo, andrà a comporsi, fino a mostrare il suo volto completo.

Stefano inizia il suo viaggio: per mettere in scena il suo sogno, serve un esercito; ecco che iniziano le audizioni: la prima ad essere reclutata è Pamela Olivieri, aspirante Ofelia che si trasformerà in Gertrude; poi è la volta di Mirco Abruzzetti e Luca Graziani, quasi un’unica entità a due facce e quattro arti che interpreteranno i due becchini, Rosencrantz e Guildenstern e tanto altro. A questa ‘armata brancaleone’ si aggiunge l’amico/suonatore immaginario del protagonista, ovvero colui che musica i momenti più importanti della vita di Stefano.

Le messa in scena prosegue tra alti e bassi ed imprevisti: il mosaico diventa un domino messo in moto dallo splendido monologo “Faccio l’attore perchè…” che quasi si sostituisce all’Essere o non essere”, fino ad arrivare al vero volto della storia, un volto circolare che non racconta solamente le vicende Shakespiriane ma svela quelle autobiografiche dei protagonisti e, più in generale, racconta i sogni, i turbamenti e le speranze delle persone sedute in platea.

Il segreto del successo di “Volevo solo fare Amleto” è proprio questo: dalla poltroncina ci si trova proiettati sul palco, ci si emoziona e ci si diverte perché si è, volenti o nolenti, protagonisti insieme agli attori. Ancora una volta Amleto, racchiude in sé stesso l’essenza stessa della nostra società, permeata di conflitti generazionali e familiari, dubbi, aspirazioni represse e tentativi di riscatto. Il teatro entra nel teatro, verità, trama e vita si intrecciano in maniera inscindibile diventando uno splendido manifesto che ci incita a non smettere mai di credere e lottare per i propri sogni. In definitiva, uno spettacolo da non lasciarsi sfuggire.

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RASSEGNA STAMPA POPOLARE:

Raccolta dei più bei commenti raccolti sullo spettacolo da gente comune, non amici e parenti ma spettatori che dopo aver visto il nostro lavoro hanno deciso spontaneamente di scrivere qualcosa e donarci qualcosa di unico e prezioso, le loro emozioni! In pieno accordo con lo spirito del nostro lavoro, diamo voce al sentimento del pubblico.

 

Mauro Baleani

20 febbraio

Sono appena tornato a casa. SPETTACOLO FANTASTICO, chi se l’è perso stasera a Civitanova, vada ASSOLUTAMENTE a Porto San Giorgio la prossima settimana…

Commento allo stesso post:

StefanoValenti: E’vero, è stato sorprendente.
Merita di essere visto anche fuori regione.
Di rado capita di vedere, al cinema, in televisione o a teatro, qualcosa che rompa la monotonia, che sia nuovo e stimolante.
Bravissimi, complimenti davvero.
Tania Svyshch Lo spettacolo mi ha colpito cosi forte che stanotte ho sognato di fare una parte di questo viaggio bellissimo! Chi sa se il ruolo di Claudio potrà interpretare una donna?…GRAZIE!!!

28 febbraio alle ore 8.21

 

Cart Attack Cartolibreria  bravi bravi bravi! ci siamo emozionati…ottimo spettacolo! se ne vedono pochi così ben recitati e organizzati

28 febbraio alle ore 8.57

 

Cipriano Olivieri bravissimi tutti,peccato x quelli che non vedranno il vostro spettacolo,non sapranno mai cosa si sono persi.

23 febbraio alle ore 14.07 ·

 

Leonardo Prezzolini Semplicemente straordinario!!!

21 febbraio alle ore 20.30

Valentina Marziali 28 febbraio


Spigliato, divertente ironico, a tratti commovente e profondamente riflessivo, puro nella sua semplicità ma anche forte, grintoso e maledettamente “torbido”… Stefano Tosoni in “Volevo solo fare Amleto” ricorda che la vita si estende al di là delle cose che l’uomo di oggi è abituato a fare: rispettare rigidi orari d’ufficio, pesanti impegni presi, pagare le bollete, fare la spesa, soddisfare le quotidiane aspettative degli altri. Egli ci riporta a un mondo lontano da questa realtà, un luogo caldo, accogliente, vero, più vicino al nostro essere. Un mondo in cui sognare non equivale a dormire ma a vivere; vivere se stessi in tutte le proprie sfaccettature. Ci ricorda che l’uomo adulto è soltanto un bambino che si muove in uno spazio più grande con i suoi pensieri, emozioni e sogni, e dove nella strada che attraversiamo tutti i giorni si ha la libertà di scoprire se stessi, dare sfogo alla propria inventiva, immaginazione e dove far vivere i propri sogni dando colore alla vita e annientando quel male di vivere della nostra epoca: la noia di vivere…
Grazie mille ragazzi!


Martina Tombolini

28 febbraio alle ore 11.25

Come disse Eugenio Barba, il teatro è quel granello di sabbia, nel vortice della storia che non cambia il mondo, ma cambia noi stessi. Ogni volta, a mio avviso, avviene sempre anche un piccolo cambiamento, per chi è in platea e per chi è sopra un palco.
Ieri è stata una serata piacevolissima. Uno spettacolo stupendo. Grintoso e profondo allo stesso tempo. Complimenti all’intera compagnia.
Non esserci sarebbe stato un peccato, e a voi.. grazie per averci fatto ESSERE.

 

Gloriana Spinelli

1 marzo alle ore 2.09

…emozioni allo stato puro…progetto geniale…e “attori” strepitosi…risate…lacrime…riflessioni…spensieratezza…tutto in un mix perfetto…bravi…

 

Valentina Blunty

1 marzo · Modificato

 

Si fa presto a dire grazie.
A volte senza esprimerlo veramente, a volte senza esserne neanche troppo convinti.
Ma un grazie stasera mi esce proprio dal cuore, quello “colpito e affondato” da un gruppo di ragazzi non solo di talento, ma dall’animo gentile che hanno saputo spingermi oltre i sogni, quelli irraggiungibili, quelli insperati, quelli più puri…
Sono i sogni più nascosti, ma toccati nel profondo, presenti e vivi, gli ultimi, quelli veri.
Sono arrivate.
Le emozioni, la gioia, la bellezza, la bravura… È tutto arrivato, dritto dritto al cuore.
Se dare un senso a quest’arte, è fonte di dubbio per qualcuno, basta guardarsi dentro e scoprire che, in fondo, un po’ tutti “Vogliamo fare solo Amleto”.
Bravi, bravi, bravi.
Le parole non bastano, serve solo il cuore.
E quello, in prima fila e ancora prima di tutto, c’era a pulsare, a gioire ed a piangere all’unisono insieme a voi.
Stefano Tosoni e tutti voi…
Siete stati grandissimi!!!

 

Sara Morlacco

1 marzo alle ore 11.23

Complimenti!!!! Spettacolo stupendo ricco di emozioni e riflessioni!!! Bravi gli attori siete stati fantastici… Stupendi!!!!

 

Elisa Del Zompo

28 febbraio alle ore 23.32

Emozionante .. Attori straordinari  che dire .. ARTE!
Complimenti ragazzi, ho passato una serata fantastica. Grazie

 

Paola Morlacco

1 marzo alle ore 13.21

Siete stati fantastici!!! Se l’obiettivo era quello di farci viaggiare con voi….bhe ci siete riusciti perfettamente! Bravi bravi bravi e grande Stefano Tosoni!

 

Mirco Abbruzzetti

1 marzo alle ore 18.49

Lo spettacolo ‘Volevo solo fare Amleto’ dei fratelli Francesca e Stefano Tosoni (sul palco anche Pamela Olivieri, Mattia Camili & Mauro D’Angelo) è sorprendente e profondo in ogni suo aspetto.
Dal punto di vista tecnico ottime le soluzioni sceniche e di regia, originale e contemporanea la visione drammaturgica dell’Amleto, adrenalico l’equilibrio tra i dialoghi comici degli attori, che si accingono alle prove del loro spettacolo, e i momenti di intima riflessione nei quali le loro anime cantano a squarciagola pur rimanendo in un silenzio di ammaliante calore.
Molto bravi gli attori, preparati, diversi tra loro ma sempre con un guizzo di sana e pura spontaneità.
Dal punto di vista passionale, lo spettacolo fa battere forte il proprio cuore; gli attori aprono le porte più segrete delle loro emozioni per condividerle in maniera sconvolgente e inaspettata con gli spettatori, che non possono fare altro che venire dolcemente e felicemente travolti da questa ondata di sogno e pensiero, di umiltà mista a forza, di rabbia insieme alla calma, di ironia e sorriso, di delicatezza e dolcezza che si mischiano alla tempesta e al vento, di rovente energia che diventa il fuoco più acceso che possa esserci!
E’ uno spettacolo che mette e si mette a nudo, e condivide con tutti le proprie emozioni: non si può che rimanere emozionati, pieni, pensanti ed ovviamente divertiti.
Uno spettacolo da vedere, anzi da vivere.
Uno spettacolo da far fare, da premiare, da incoraggiare!!!
Anche, anzi, soprattutto per tutti noi ‘spettatori’….
Grazie!

 


Verducci Simone

1 marzo alle ore 15.13

Ventuno e trenta…si entra in teatro, quel calore, il profumo di velluto e di antichità…ci si perde nel chiacchiericcio del pubblico…saluti…BUIO…inizia il viaggio, subito proiettati in un luogo indefinito, in un tempo indefinito..e da li, un ora e mezza di emozioni vere; queste ti trasportano lontano dalle bruttezze del mondo da tutto quel che è preoccupazione e poi…LACRIME, SORRISI, APPLAUSI fin quasi a farsi male alle mani…BUIO…mi desto non da un sogno, ma da una splendida realtà con la consapevolezza, di aver vissuto un turbinio di emozioni, elargite a volontà! GRAZIE A TUTTI VOI. Ogni recensione o complimento non renderebbe onore alla qualità eccelsa del regalo che ci avete fatto.UN ABBRACCIO!

 

 

28/02/2014 01:58

Monia Rossi

 

ciao Stefano…. ero in teatro stasera e sei…siete stati una bellissima sorpresa…. sarò banale ma…GRAZIE davvero di cuore… non sono esperta di teatro..ma credo che la cosa davvero importante…forse l’unica che conti davvero …è se chi sta sul palco ti emoziona o no… e tu ci sei davvero riuscito… geniali, ironici, divertenti, critici, attuali, appassionati ed appassionanti. E’ stato davvero un…. un… non lo so .. mi viene solo…regalo per il cuore…

 

 

Valentina Viti (1 marzo 2014) 18 anni:

 

Complimenti inanzitutto per lo spettacolo..semplicemente BRIVIDI ! Io non sono una ragazza che mi emoziono facilmente vedendo film o sentendo canzoni ( anche se sono le cose che mi piacciono di piu’ al mondo ) o meglio mi emoziono e mi tengo tutto per me senza trasmetterlo attraverso lacrime o queste cose qua … ci tenevo a dirti una cosa .. mi hai trasmesso delle emozioni assurde e allo stesso tempo mi hai fatto sia ridere che piangere .. Mi hai lasciato un adrenalina addosso da paura ! Un adrenalina che credo me la portero’ dietro per tutta la serata ! Complimenti davvero ! E mi hai ricordato una cosa per me fondamentale .. “Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni” ecco è proprio vero ! Io ci credo molto in questa frase !Grazie ancora per la bellissima serata !

 

 

“Amici, fatevi un regalo, giovedì 27 e venerdì 28 febbraio andate al Teatro Comunale di Porto San Giorgio a vedere lo spettacolo “VOLEVO SOLO FARE AMLETO” di e con Francesca Tosoni e Stefano Tosoni. Io l’ho visto ieri sera; uno spettacolo che ti lascia senza parole, ti fa sorridere, scoppiare in una fragorosa risata e che, quando meno te lo aspetti, ti fa sentire la gola chiusa come da un nodo per l’emozione. Grazie Stefano e complimenti a te e alla tua compagnia.” (G. MARINANGELI)

 

“Se avete voglia di emozionarvi e di ridere fino a che il fegato chieda pietà, bhè non vi potete perdere lo spettacolo di Stefano Tosoni, volevo solo fare amleto. Stasera al Teatro Comunale di Porto San Giorgio!! Davvero geniale!! Complimenti agli attori, siete veramente folli e molto bravi!!”(d.a.)

 

Torno da Civitanova e consiglio a tutti “Volevo solo fare Amleto” di Stefano Tosoni con una compagnia che vi terrà incollati alla sedia del teatro ridendo ma neanche tanto scherzando… Replicheranno a Porto San Giorgio il 27 è il 28 febbraio. Bravi per davvero!(Stefano “Stinga” Calabrese


 

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